L’ultima domanda da fare in un colloquio di fisioterapia
Il mercato del lavoro è profondamente cambiato rispetto a solo 10 anni fa, quando in campo fisioterapico al termine dell’università era molto facile trovare lavoro, sopratutto se vivevi in una grande città come Roma, Milano, Torino..ecc ecc.
Oggi il mercato è cambiato, la crisi si è fatta sentire in tutti i campi e non ha risparmiato il mondo della fisioterapia, modificando di fatto le regole del gioco, e mettendo in difficoltà sopratutto i giovani ragazzi, appena laureati, alla ricerca di una nuova occupazione.
Sei Appena Laureato? bene, o forse no..
Anche il mondo universitario è profondamente cambiato, in quanto bene o male riflette alcuni tagli alla sanità che si riflettono sul percorso formativo di un ragazzo. Se prima al termine degli anni universitari, si arrivava con un bagaglio di esperienze abbastanza ampio, oggi assistiamo ad un progressivo ritardo formativo, con giovani ragazzi che una volta fuori dall’università non hanno mai eseguito una Tecar, o non hanno mai visto una seduta di onde d’urto, così come non hanno visto o applicato tecniche moderne di terapia manuale, per magari mancanza di strumenti e tipologie di pazienti negli ospedali dove hanno eseguito il tirocinio.
Diventa così difficilissimo trovare lavoro, e affermarsi in questo mondo fisioterapico, quando seppur armati di grandi speranze e buona volontà, c’è sempre un altro che magari ha “Skills” migliori delle tue..
Nel mio percorso ho spesso fatto dei colloqui per selezionare del personale, andando di fatto a scontrarmi con realtà e risposte, che sono molto interessanti, e forse nel mio piccolo posso dare una mano ai ragazzi giovani appena laureati.
Quando parlare e quando stare zitti…
Quando si viene sottoposti ad un colloquio, si sta concentrando in pochi minuti, un mondo, un universo di sensazioni che vanno dalle più basilari, quelle a “Pelle” che ognuno di noi fornisce in maniera inconscia al proprio interlocutore, e informazioni di linguaggio del corpo, che un occhio attento studia e ne trae le proprie convinzioni.
Ecco che ci sono alcune domande, a cui un esaminato non può esimersi di rispondere, e spesso la giovane età gioca brutti scherzi.
Evitare come la peste di parlare di Corsi
Ho sempre odiato nel mondo fisioterapico, chi giudica una persona in base ai corsi svolti…Certo, aver frequentato questo o quel corso può essere importante, perchè ci dice che quella persona ha investito sulla propria formazione.. Ma potrebbe darsi, che invece non ha potuto ancora frequentare un corso post laurea per problemi economici, per mancanza di tempo, o forse a mio avviso per confusione, perchè appunto non ha ancora ben chiaro cosa vorrà fare da grande, e probabilmente aspetta il momento adatto per approfondire.
La conoscenza è acquisibile non solo da corsi, ma anche da esperienze, da libri, da un tirocinio magari con un collega particolarmente bravo, o dalla curiosità e la fantasia di ogniuno di noi.
Come giocarsi l’ultima carta
Tempo fa ho parlato appunto delle domande da non fare in un colloquio di fisioterapia
Talvolta è possibile guadagnare 100 punti in un colloquio giocandosi la carta finale, il jolly..che potrebbe fornire all’esaminatore uno strumento di valutazione nuovo, e all’esaminando dare delle ulteriori informazioni sul lavoro che intende svolgere.
Sto parlando appunto della domanda Bonus, quella che l’esaminato può fare al termine del colloquio al proprio esaminatore, prima di essere congedato.
Rappresenta quel qualcosa che dona all’esaminatore quel quid che potrebbe sbaragliare la concorrenza, e dare invece all’esaminando delle ulteriori informazioni sul posto di lavoro.
È chiaro che non tutti i posti di lavoro sono buoni, anzi, e tali informazioni possono dare al giovane laureato gli strumenti per magari diniegare un offerta di lavoro!!
Vediamo come giocarsela al meglio:
Perchè questo ruolo è importante per questo centro di fisioterapia?
Grazie a questa domanda è possibile conoscere in anticipo quali sono gli obiettivi dell’azienda, del ruolo che hanno pensato per noi, e comprendere magari gli obiettivi nel medio e lungo periodo, per focalizzare l’attenzione al meglio qualora si venisse scegli per entrare a far parte dello staff.
Cosa ti piace di più di questo studio di fisioterapia?
Una volta un candidato mi pose questa semplice domanda, e ne rimasi colpito..Fortunatamente sono molte le motivazioni che potei discutere col candidato, e ne uscì fuori una bella chiacchierata, che aiutò poi il ragazzo a capire ancora meglio cosa aspettarsi, da questo lavoro.
Hai qualche dubbio su di me?
Questa è una domanda molto audace, e rappresenta probabilmente una di quelle domande che prendendo alla sprovvista l’esaminatore, può tramutarsi in una domanda a trabocchetto, in grado di colmare eventuali gap, o risposte non adatte da parte dell’esaminatore. Certo ci vuole una grande dose di sicurezza, che non tutti hanno nelle proprie corde..ma ben venga:
Chi non risica, non Rosica!!
Posso incontrare e parlare con qualcuno dei ragazzi che già lavora qui da voi?
Porre questa domanda è molto importante per mostrare una certa dinamicità, e capacità di vivere in un contesto con altri colleghi. Nessuno vorrebbe un elemento nel proprio staff, in grado di rovinare l’atmosfera, e l’armonia del gruppo.
Potrebbe essere interessante anche per aiutarsi a capire se l’esaminatore sta barando
C’era qualcuno prima di me? come mai non lavora più qui?
Questa potrebbe essere una domanda a cui l’esaminatore potrebbe non rispondere..e invito a non insistere,se vedete delle reticenze!!
Questa però è una domanda che potrebbe aiutarvi a capire il motivo di un eventuale allontanamento di un collega, per non ripetere gli stessi errori, ed eventualmente indagare se magari il collega ha fatto carriera, e indirettamente ottenere delle informazioni sul posto di lavoro.
Come vengono gestiti i disaccordi nel Team?
Questa domanda è molto interessante, perchè potrebbe indicarci e farci capire le modalità operative di gestione dei rapporti umani nel posto di lavoro,e magari capire se avrete la possibilità di esprimervi o dovrete essere degli Yes Men!!
Conclusioni
Trovare lavoro, quello vero..quello che ci permetterà di essere felici e realizzati, è davvero difficile in una società come la nostra… Mi auguro che tale ricerca possa per tutti i ragazzi realizzarsi in maniera completa e soddisfacente!!
Buona Fortuna
David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.