Dito a scatto riabilitazione | Come la Fisioterapia ci può aiutare
In questo articolo parleremo della riabilitazione dito a scatto, un tema che interessa tante persone per i risvolti negativi che esso comporta, come d’altronde tutte le patologie che affliggono la mano in quanto ne limitano le primarie funzioni.
Prima di affrontare l’argomento della Riabilitazione dito a scatto in maniera specifica iniziamo col descrivere la patologia, analizzando le caratteristiche.
Dito a scatto cosa è:
Per essere chiari, il dito a scatto è conosciuto in termini medici come tenosinovite stenosante dei flessori delle dita, è per definizione una patologia infiammatoria che interessa i tendini flessori delle dita i quali, a loro volta, sono circondati da una sottile guaina sinoviale che forma un canale dentro al quale scorre il tendine stesso.
Immaginiamo la guaina come un cavo per la Televisione, che come saprai è costituito da una guaina bianca di gomma, che avvolge un filo di rame all’interno. Nella mano la guaina e il tendine hanno la stessa struttura, solo che fra di esse vi è un liquido denso per permettere lo scorrimento del tendine.
Quando la guaina si infiamma, come conseguenza, la sua membrana si ispessisce e il canale si restringe, impedendo il libero scorrimento del tendine. Le differenze fra un dito infiammato e uno sano spesso non sono visibili, ma ci si accorge che qualcosa non va quando si cerca di estendere il dito, da una posizione di chiusura. Il dito, infatti, rimane piegato, estendendosi a scatto solo in un secondo momento. Tale movimento è spesso accompagnato da dolore. In casi minori il dito può bloccarsi in flessione e, anche in questo caso, può essere molto doloroso doverlo raddrizzare.
Solitamente negli adulti le dita maggiormente interessate sono il pollice, l’anulare e il medio con maggior incidenza nelle persone costrette ad eseguire azioni ripetitive di presa, per motivi occupazionali o per hobby.
Cause del dito a Scatto
Tra le altre cause del dito a scatto ci sono: gli eventi traumatici; altre patologie come la gotta, il diabete, l’ipotiroidismo e la rizoartrosi. Si è inoltre osservata una maggiore incidenza nel sesso femminile dopo i 40 anni, causa probabilmente imputabile alla minor produzione di collagene, una sostanza che compone i principali tessuti molli, di cui fanno parte anche i tendini. Con minor presenza di collagene, i tessuti tendono a indebolirsi e a perdere la propria elasticità e tonicità
Dito a scatto sintomi
I principali sintomi del dito a scatto sono :
- Dolore sul palmo della mano, soprattutto quando si esegue una pressione alla base del tipo interessato.
- Sensazione di dolore più intensa quando il dito fa lo scatto.
- Gonfiore e rigidità alla base del dito, soprattutto al mattino.
- Noduli sottocutanei in corrispondenza dell’articolazione tra metacarpo e falangi.
Trattamento
la tipologia migliore di trattamento per il dito a scatto tiene conto della gravità della patologia stessa.
Ci si può pertanto avvalere di 2 soluzioni:
- terapia conservativa con metodi fisioterapici e farmaceutici.
- terapia con la chirurgia mininvasiva.
Il tipo di approccio con il quale procedere dipende da caso a caso, ma è sempre consigliabile tentare un primo ciclo di fisioterapia, anche nei casi più gravi, poiché anche se non si riuscisse a far passare del tutto i sintomi sicuramente contribuirebbe ad un miglioramento della condizione clinica.
Dito a scatto riabilitazione
La riabilitazione per questa patologia è molto importante e sarà fondamentale non tralasciare nessuno dei possibili trattamenti. In particolare la Riabilitazione del dito a scatto avrà come obiettivi:
- tecniche di terapia manuale, come le mobilizzazioni in trazione, il massaggio e il trattamento di
trigger point con lo scopo di ridurre la tensione e la rigidità dei tessuti, recuperando il più possibile
la disfunzione di movimento che caratterizza questa condizione. - mezzi fisici ad alta tecnologia, come TECAR terapia, magnetoterapia e LASER ad alta potenza , oltre che gli Ultrasuoni al fine di controllare l’infiammazione e ridurre il dolore mediante la stimolazione biologica del tessuto.
- Tutori, più o meno rigidi per ridurre il carico sul tendine infiammato.
Tutore dito a scatto
l’uso dei tutori è largamente consigliato, e va inserito assolutamente in un contesto riabilitativo. Il tutore ha il compito di scaricare la tensione sul tendine infiammato, e ridurre quindi l’attrito.
Va posizionato per tutto il giorno e per tutta la notte. È assolutamente sconsigliato il tentativo di comunque eseguire faccende domestiche con il tutore, in quanto comunque la struttura tendinea e muscolare viene reclutata e risulterebbe inutile.
Il tutore per il dito a scatto va comunque considerato come un tutore di immobilizzazione e Riposo per la mano.
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la caratteristica più interessante di questo tutore è che è possibile adattarlo per ogni dito.
Le onde d’urto per il dito a scatto
Un altro trattamento molto utile nel tentativo di liberare il tendine intrappolato, sono certamente
le onde d’urto per dito a scatto. Parliamo di una terapia incruenta, che fondamentalmente va a colpire l’area
infiammata, e in maniera incruenta favorisce la risoluzione dell’infiammazione e il processo di
guarigione andando ad eliminare quindi i fattori che provocano edema, e quindi il blocco. Le onde
d’urto sono dolorose è vero, ma in questo caso, si utilizza una potenza molto limitata, per cui
assolutamente sopportabile, e il paziente ne gioverà sicuramente a fronte di un piccolo fastidio
durante la terapia. Generalmente sono necessarie 5 sedute, ma tutto dipende molto dalla
situazione e da quanto è grave l’infiammazione.
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Gli esercizi per il dito a scatto
Gli Esercizi sono molto importanti e hanno lo scopo di: ripristinare il corretto equilibrio muscolare e aiutare l’articolarità e allungare le componenti intrinseche del dito.
Nel video che ho postato prima trovi l’esecuzione degli Esercizi per il Dito a Scatto.
Cominciamo con la descrizione:
Esercizio dito a scatto 1
Prendi una pallina di gomma morbida, del pongo, o uno straccio, e prova a stringere con tutte le dita. Esegui il movimento almeno 10 volte, mantenendo la compressione per circa 10-15 secondi.
Esercizio numero 2:
Porta il polso in estensione ponendo la trazione dalle dita. Per massimizzare lo stretching consigliamo di eseguire questo esercizio in piedi con il gomito esteso.
Esercizio 3
é molto importante mettere il polso in posizione neutra, e porre l’elastico in modo da dare una resistenza per l’apertura di ogni dito. Ripeti per almeno 10-15 volte
Esercizio numero 4
Posiziona la mano sul tavolo e prova a sollevare ogni dito verso l’alto. mantieni 10 secondi per ogni dito, e ripeti per almeno 10 volte.
Esercizio 5
Prova a sollevare il dito verso l’alto, ponendo come resistenza un elastico. Ripeti per ogni dito, ed esegui almeno 10 ripetizioni per 3 serie
Esercizio numero 6
Questo esercizio è molto importante, e serve a detendere la muscolatura dell’eminenza tenar della mano, oltre che avvantaggiare i tendini flessori del pollice.
Porta il pollice in alto e indietro, dovresti avvertire una tensione nella zona cerchiata. mantieni la posizione per almeno 20 secondi, e lentamente rilascia. Ripeti per 5 volte.
Esercizio 7
Questo esercizio ha lo scopo di detendere i muscoli lombricali, e rilasciare la muscolatura, oltre che mobilizzare le articolazioni. Mantieni per 10-20 secondi e rilascia lentamente
Esercizio numero 8 Massaggio
Il massaggio della mano è molto importante, e consigliamo quindi di eseguirlo sempre al termine di ogni sessione di Esercizi per la Riabilitazione del dito a scatto. MAssaggia con olio l’eminenza Tenar, e le zone sotto i metacarpi
Conclusioni
La riabilitazione del dito a scatto è molto importante, e andrebbe fatta sempre anche nei casi cronici, in quanto, molto spesso si riduce l’edema, e si riduce anche il dolore e l’infiammazione.
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David Di Segni
Fisioterapista – Posturologo Specializzato nella cura del dolore cronico senza uso di Farmaci, che opera nel campo ortopedico presso studio Mdm Fisioterapia di Roma dal 2003. Iscritto all’albo con N. 2096 della sezione di Roma. Biografia completa.